Certamente forse

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sarah996
view post Posted on 9/9/2009, 18:45




Questa fanfiction ha più di un capitolo ecco il primo
Ogni giorno della nostra vita ha una colonna sonora che ci accompagna al momento del risveglio, quando andiamo a lavoro, quando usciamo dal lavoro e andiamo a prendere i nostri figli a scuola. E' dentro la nostra testa e non riusciamo a non canticchiarla perché ci fa compagnia.
Quel giorno Per Lily Luna, non c'era nessuna canzone a tenerle compagnia, soltanto noia e tanta tristezza.
si sentiva sola, dondolando sull'altalena che nonno Weasley aveva costruito per lei, e legato hai rami di due alberi del giardino di casa.
Già il vento che le scompigliava i capelli rosso scuro preannunciava l'autunno imminente, il quale già faceva cadere lievemente le prime foglie sul terreno umido.
cosa avrebbe fatto, quando le prime piogge l'avrebbero costretta in casa?
la bambina fermò lo sguardo su una piccola fogliolina rosso gialla che ostinatamente si attaccava al ramo, quasi non volesse darla vinta al vento e non cadere.
Il problema che assillava la piccola di casa, era l'assenza di entrambi i suoi fratelli. Al e James litigavano spesso, e si azzuffavano, la mamma finiva per sgridarli, e tanto bastava per rendere le sue giornate sempre allegre e movimentate. Ne James ne Al l'avevano mai esclusa nei loro giochi, e con quei due si scoprivano sempre tante cose divertenti, nuovi giochi, nuovi scherzi da fare alle cugine più grandi, o alla nonna ( a volte anche alla mamma e alle zie).
Era così bello, e più si era meglio era: Lily aveva molti cugini, e le domeniche d'estate o invernali, qualsi volglia passate insieme erano memorabili.
Ma , ora sia i suoi due fratelli maggiori, sia i suoi cugini erano a scuola:di fatto erano rimasti soltanto lei e Hugo a non frequentare la scuola.
La situazione le pareva isommontabile, e triste, nonostante non fosse sola. Le si propstettavano due lunghi anni di noia .

" Guarda com'è giù...." notò Harry spiando la figlia da dietro il vetro della finestra della cucina.
"E' normale, no? ora anche Al è andato a scuola." rispose Harry.
Quel giorno Harry aveva preso, e di certo se lo poteva permettere, un giorno di riposo per stare con i suoi figli al momento della partenza, e ovviamente per passare un po' di tempo con la dolce Lily.
Forse, conosceva il modo per tirlarle su il morale... uscì, dalla porta della cucina con un sorriso comprensivo sul volto. per Lily rimaere a casa sola doveva essere una cosa molto brutta e a 9 anni è del tutto normale, nel caso specifico, vivendo sempre con due fratelli maggiori, lo era ancora di più.
Se la nebbia per uno strano caso era scomparsa, era comparso quel venticello fresco che fece rabbrividire un momento Harry.
Si avvicinò piano alla altalena dove era seduta lily, e dolcemente chiese: "Perché quell'espressione triste? "
Harry prese posto sull'altalena a accanto alla figlia aspettando una risposta dalla bimba.
"Sono rimasta solo io qui..."
"Anche Hugo è rimasto, poi, ci sono i nonni, zia Hermione e zio Ron, zio Fred, zia Angelina, Bill, fleur, e anche zio percy e zia Audrey, c'è anche Ted, ci sono io e la mamma. visto; non si sola!"
Tuttavia Lily non sembrò rincuorata dalla presenza di tutte quelle persone che le volevano un gran bene.

" A volte anche io mi sono sentito solo come te, sai? ostante ci fossero tante persone che mi stavano accanto, prima fra tutti la mamma. Era come un angelo che mi stava vicino da lontano, mi osservava e quando ho avuto bisogno di lei, mi ha sorretto stringendomi la mano."
Lily ascoltò quelle parole d'amore, e sperò che un giorno qualcuno le dicesse per lei.
"Ma, non c'è stata sempre lei."
"Cosa? che vuoi dire papà?"
Harry rise: "beh, diciamo che non è stata l'unica donna della mia vita."
Lily spalancò la bocca, sorpresa da quella rivelazione.
"Non ci credo! raccontami, ti prego!"
"Va bene, ma facciamo un gioco, tu devi indovinare chi è la mamma! cambierò tutti i nomi a proposito. ci stai?"
"Ci sto!"
Entrarono in casa, si sistemarono in salotto seduti comodamente sul soffice divano.
"Ho iniziato ad interessarmi alle ragazze, al quarto anno, per un evento fortuito, diciamo. Quell'anno era stato organizzato insieme al torneo tremaghi. il famossimo ballo del ceppo. Ed ero terrorizzato solo all'idea."
Lily rise alla battuta, suo padre fece finta di nulla e continuò il suo racconto.

Al' improvviso i corridoi di Hogwarts si erano riempiti di ragazze ridoline, vedeva ragazze d'apertutto. Il ballo del ceppo si avvinava sempre di più, e ne Ron e ne Harry avevano una compagna per il ballo. Harry si domandava come fosse possibile invitarne una se queste si spotstavano in gruppo anche per andare in bagno, e quando passava si mettevano a ridacchare.
In realtà, Harry sapeva molto bene a chi chiedere, ma, trovare il coraggio per farlo era tutt'altra cosa. la ragazza si chiamava, Viola.
Era molto carina,carngione olivastra occhi a madorla un sorrisi dolcissimo, ed giocava a Quidditch.

"In quale case stava?"
" Domanda birichina, non te lo dico dico, altrimenti, è troppo semplice."
"Uffa.." sbuffò Lily.
Harry riprese il racconto da dove lo aveva lasciato...

Una domenica mattina Harry era andato a salutare Evdige, e se ne stava tranquillo, nel silenzio che quel posto poteva dare.
Fu sorpeso da un rumore di passi e, da un respiro affanato, e ancor di più quando vide comparie viola con un pacchetto in mano.
Imbarazzo, un saluto sussurrato, quattro chiacchiere sdenticate, ,mentre nella sua testa una vucina, la quale assomigliava tantissimo a quella di Hermione, s'immagino in quel momento il cioglio severo della sua amica e mancò poco che le scoppiasse a ridere davanti senza motivo.
" .... ci si vede...ciao..."
"....ciao..."
Qualche strana forma di coraggio o farza, come se due mani lo spintonarono, spingendolo a correre fuori dalla guferia, e a richiamarla.
"Violo!"
"Sì?" disse lei girandondosi
"No ne che... vorrestivenirealballoconme?"
"Cosa?"
Ripeterlo no...
"Vorresti venire al ballo con me?"
" Mi dispiace ma ci vado con un altro." rispose seriamente dispiaciuta la ragazza.
"Ah."
Viola sorrise imbrazzata senza sapere cosa dire, e, mosse un passo indietro.
"E ,con chi ci vai?"
"Con Cedric Diggory... mi dispiace davvero... ci vediamo Harry..." detto ciò corse al c astello.
Sì, ci vediamo, come no...
 
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sarah996
view post Posted on 9/9/2009, 19:01




secondo
Il potere che esercitava quella ragazza su di lui era a dir poco impressionante...bastava così poco perchè lei potesse farlo sentire felice o disperato.
la parola giusta era deluso. Era arrivato troppo tardi, ed un altro ( proprio quell'altro) aveva attenuto di andare con lei al ballo.
Harry non aveva la più pallda idea a chi chidere, voleva ansarci solo con lei; la situazione peggiorò arrivato in sala comune, dove Ron, era in uno stato pessimo.

" Zio Ron aveva chiedto a zia Flur di andare a ballo con lui? e cosa gli ha risposto?"
"Non ha risposto, credo... Ron è scappato via scioccato."
Lily rise allegramente immaginadosi l'espressione di suo zio.

"E' stata una scena terribile" disse , April mentre cercava di conolarlo.
"Ron?" chiamò harry sendendosi accanto a lui sul divano rosso oro della sala comune. L'amico sembrava ebetito, lo sguardo concentrato su un punto fisso e vitro, quasi fosse stato dissenato.
prima di riuscire ad avere qualche segno di via, dovette passare la mano davanti ai suoi occhi una decina di volte.
"Lei... era lì , incredibilmente bella e.... io non ho potuto trattenermi del dirle quelle parole..."
"E..."
"Lei mi ha guardato come si guarda un insetto per pozioni e poi sono corso via."
Hermione, lì accanto, sbuffò schifita da tanta stupidità, e, ricognionimento fatale. più probabilemte era solo molto gelosa.
Harry pensava spesso, sporattutto quando litigavano, se sarebbero riusciti a mettersi insieme, come una coppia, smettendola una buona volta con quelle scentte assurde.

"Rimane il nostro problema... con chi andiamo al ballo?"
A conti fatti, nemmeno lui aveva voglia di andarci da solo, se non che fosse obbligato a fare quel la maledetta apertura delle danze. al solo pensiero si sentiva terrorizzato.
Chi aveva mai mosso un piede a tempo di musica?
A confronto, comabattere contro Lord Voldemort era una passeggiata, senz'altro sapeva cosa fare.
Guardò l'espressione del amico cambiare dal depresso, a quella tipica espressione da " Ho scoperto la rivelazione del secolo."
"Hermione... tu sei una ragazza!"
"No! mica me ne ero accorta... hei ragazzi sono femmina!" esclamò lei sarcastica.
Lui con le donne era negato, certo Ron lo superava di gran lunga.
"Ma certo! potreisti venire con uno dei due, anche tu April... così siamo apposto."
"Mi discpiace, Ronald, ma, al contrario di te, qualcun'altro si è reso conto che sono una ragazza invitandomi al ballo, e si dia il caso che ho accettato!"
"Con chi ci vai?"
"Scordatelo!" urlò Hermione andandosene via.
"Con chi ci va?" chiese ad April.
"Non te lo dico, Ron. la prendersti in giro. comunque, anche io sono impeganta, con Neville." rispose prima di andarsene.
"Ma cosa gli prende a tutte quante?"
Harry pensò seriamente che Ron avrebbe dovuto farsi un esame di coscenza... fu in quel moemnto che vide passare una ragazza del suo anno.
"Aspettami qui." ordinò Harry.
Aveva fatto già troppi danni.
"Ehi, Angelica !"
La ragazza si voltò e ridacchiò insieme alla sua amica Lavanda... Harry ignorò completamente quel ruomore e quello che la sua testa disse in quel momento.
"Sì?"
" Vuoi venire al ballo con me?"
"Sì, certo!"
"bene, e tu Lavanda puoi con Ron?"
"Mi dispiace ma ci vado con Simenus."
" Conosceste qualcuno per Ron?"
"Che possibilmente sia carina e con il naso dritto?" continuò dentro la sua testa.
"Beh, c'è mia solrella, posso chidere a lei."
"perfetto."
Non era poi così difficile.

Il ballo non fu un gran successo, siceramente, Harry ballò una solo una volta con Angelica ( Ron nemmeno mezza troppo concentrato a guardare truce Hermione).
Eppure, strano a dirsi, dopo un po' di tempo, Angelica smise di parlare di quanto si fosse diverita con il francese, e questo in un girno come tanti permise ai due di riavvicinarsi quel poco che bastava per scambiare due chiacchiere in sincerità.
Angelica, fu la sua prima ragazza, o almeno una specie... fra di di loro, non ci fu molto, a dire il vero, forse perchè lo stesso Harry non era riuscito a dedicarle il tempo necessario, troppo preso da altri pensieri. Eppuro quanto basta pre creare l'illusione di qualcosa di diverso e abbastanza vera da cascarci.
Viola, lei sì che era riuscita ad incidere le sue iniziali nel cuore del giovane Harry.

Lily cancello con una riga di matita il nome di Angelica.
"Fuori una, avanti papà."
 
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sarah996
view post Posted on 9/9/2009, 19:17




terzo ed ultimo capitolo
Il quinto hanno fu un anno tragico per Harry, per molti aspetti, sinceramente. Uno di questi era stata la rottura definitiva con Angelica. Un'altra era i tanti eventi tragici che sembravano costellare la sua vita attimo per attimo.
Harry, non si diede mai per vinto, in ogni caso. C'è sempre una nuova porta che si apre per noi quando la nostra si chiude e diventa passato, e ci aspetta una nuova colonna sonora. Serve solo il coraggio di varcarla senza più guardarsi indietro, e chiudersela alle spalle e vivere.
C'era April ora, con lui, una nuova amica sincera divertente, gentile e solare.
April, teneva compagni ad Harry tutte le volte che, non sopportava più i litigi di Hermione e Ron, ed erano molto numerosi.
Ridevano scherzavano.. e tutto sembrava cancellarsi all'improvviso.
"Come va, con Maechel?" chiede Harry
"Oh, l'ho lasciato secoli fa. ti ricordi l'ultima partita? beh, abbiamo stracciato Corvonero e non la finiva più di tenermi il broncio, così l'ho mollato! ora sto con Deen."
"Tuo fratello, lo sa?"
"OH chi se ne importa? della mia vita faccio quello che volgilo! che mi dici di te?"
"Io, cosa?"
"Non fare il finto tonto, eroe del mondo! come va l'amore?"
"Oh...single."
Aplil lanciò una strana occhiata ad Harry, soppesando veramente quello che voleva dirgli, eppure il giovane non se ne accorse.
"Sai io..."
Fu, in quel momento, mentre April stava per iniziare un discorso all'apparenza molto serio, che accadde l'impossibile. Viola camminava da solo nel verso contrario al loro, stranamente sola, e con lo sguardo triste.
"Ciao, Harry, come stai?"
Il tempo si fermò, il mondo intero si fermò in quel secondo per Harry, su quel sorriso dolce rivolto soltanto a lui. La voce flautata di Viola era l'unica cosa percepita, e non potè quasi credere che lei volesse incriveresi al suo club di Difesa.
Pensò che quello fosse il paradiso.
April rimase in dietro osservando la scena da lontano.

Apprese che Viola e Cedric si erano mollati, il giorno seguente, rendendo Harry l'uomo più felice della terra.

" Iniziò così la mia corte a Viola, forse la cosa che più desideravo al mondo."
"Eri tanto innamorato?"
"Penso di sì. O almeno così credevo allora. Viola mi aveva stregato, anima e corpo." rispose Harry posano una mano sull petto.
"Lily curicciò il nasino all'insu coperto di lentiggini ed efelidi, mise una ciocca rossa dietro l'orecchio osservando il foglio che teneva davanti a se.
"A che pensi?"
"Se può essere Lei la mamma. ovvio no?"
"lasciami continuare e capirai."

Natale arrivò in fretta, così infretta da non accorgersene. La neve rendeva tutto più bello e si pensava già alle vancanze. Viola ed Harry erano diventati molto intimi e l'ultimo giorno prima di Natale si scambiarono i loro primo bacio impacciato.
Non se lo sarebbe mai immaginato così, in realtà, eppure fu l'esprenrienza che più lo fece sentire vivo. Fu anche l'inizio della sua prima storia Ufficile.
Non avrebbe mai pensato che fosse così difficile, l'imbarazzo regnava sovrano ameno che non passasero il tempo a pomiciare. Ogni uscita ad Hogsmaede passata da Madame pierdiburro erano veramente... strane, sì.
Litiganvano spesso poi facevano la pace, tutto sommanto era felice. Fino a quando, per colpa di marietta una sua amica, non fecero chiudere il club di Difesa, fu un duro coplp per Harry, ci teneva moltissimo, e questo decretò la fine della loro Love story.

"Fuori un altra...ma la terza?" disse Lily pensosa, poi il volto le si illuminò.
"April?"
Harry sorrise, non disse nulla e continuò la sua storia.

Viola era stata una delusione, eppure con il finere delle lezioni già non ci pensava più. Una cotta passeggira che viene e che va, Harry si pentì solo di avre sprecato troppo tempo. Basta, si disse, per un po' niente ragazze.
Una saggia decisione pichè passò un estate indimenticabile, insieme ai suoi più cari amici, Luna, April, Neville, Ron e Hernmione eccetera.
Era da tempo che non si sentiva così bene, e il nuovo anno scolastco si prospettava radioso, se non che si stesse innamorando di nuovo.
Ed era ancora la persona sbaglaita. Sbaglata non perchè non fosse perfetta, gentile, divertente e intleiggente, perchè era felicemente fidanzata con un altro.
Fu dura ammettere i sentimenti per April, poichè erano talemte celati all'interno di sè, da erssere ignorati complentamente, facendolo arrivare troppo tardi.

"A che pensi Harry?"
"A quanto io sia terribilmente stupido."
"Sì, lo sei."
"Grazie, Hermione." rispose alla ragazza che l'osservava dalla porta del dormoitorio femminile, si avvicinò e si sedette accanto a lui.
"Se può conoslarti c'è chi è più stupido di te."
Harry ridacchiò, a tale affermazione. certamente quella persona lo era veramente. Avvrebbe voluto dire che Lavanda era insopportatibile, e pentulante, con quelle domande del tipo : "Mi ama? ti come milgiore amico come vedi la nostra relazione?"
E ci si metteva Anche Comiac Mclagan.
"A proposito, preferivo di gran lunga Krum."
Fu il turno di Hermione ridere. Harru sapeva che la scelta era caduta su Comiac solo per indipettire Ron.
" Ti veniva dietro dal primo anno, April. e ti niente. andavi avanti per la tua strada. alla fine, si è stancata di aspettarti."
"Perchè credi che mi stia dando dello stupido?"
"Ora? che farai?"
Harry non aveva una risposta, l'aspettava mentre passava il tempo tra allenamenti compiti e a ttacchi di gelosia. Non sapeva che fare... perchè non c'era più niente da fare. Andare da lei confessarle i sentimenti avrebbe ferito di più i sentimenti di April, e un cazzotto sul muso sarebbe stato il giusto premio per lui.
smettre di pensare ed aspettare la prossima canzone, quella del suo destino, chissà.

Camminava pensoso per i corridoi quando andò a sbattere, contro qualcuno e sorpreso scoprì che la ragazza era Angelica.

"Fermo, fermo... che cosa? mi stai dicendo che la mamma è Angelica?!" urlò sorpesa Lily.
Harry rise all'espressione di Lily, così ingenua e dolce, al tempo stesso forte e decisa,come sua madre.
"Calmati Lil! non ho detto questo! ascolta, la fine."

Fu strano uscire di nuovo con Angelica, come se avesse dato per scontato che con lei non era mai nato nulla, fece capire tutti i suoi sbagli, e capire cosa in traltà doveva fare. Angie, gli a ha indicato la via da percorrere verso quella fantomatica porta.
Non dovette aspettare molto, in raltà, perchè chiuso con angie, gli bastò correre, dopo una partita abracciarla e basciarla.
Bastò quello. per prendiresi l'amore della sua vita.

"Sono a casa!" esclamò esaista Ginny.
"Mamma, mamma!" esclamò la bambina correndo per abbracciare la madre. Lily strinse Ginne molto forte, contenta che fosse lei la sua mamma. dall'altro canto Ginny non capiva tanto slancio d'affetto, e chiese spiegazioni con gli occhi al marito, il quale si limitò a ridacchaire.

"E' stato così brutto, senza i tuoi fratelli?"
"No, mamma, papà mi ha raccontato la vostra storia!"
"Davvero? e cosa ne hai dedotto?"
"Sì, e ti ricordi quando ti ho parlato del matrimonio?"
"Sì, ed eri fermanete convinta, di non volerlo fare mai nella vita. volevi rimanere con papà, se non ricordo male. per caso hai cambiato idea?" chiese acarezzando il visetto grazioso di Lily.
"sì." disse prima di correre via, fermarsi e girarsi verso i genitori:
"Se trovo l'amore della mia vita, ceretamente, forse!"
 
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The Half-Blood Princess «
view post Posted on 10/9/2009, 08:47




Che carina anche questa! Ho capito: le mie scrittrici preferite sono Joanne Kathleen Rowling, Stephenie Meyer e Sarah!
 
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sarah996
view post Posted on 10/9/2009, 08:50




grazie anche se io non so se posso essere paragonata
 
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4 replies since 9/9/2009, 18:45   104 views
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